DRITTO E ROVESCIO – VELENI AL TENNIS CLUB | RECENSIONE.

Titolo: Dritto e Rovescio – Veleni al Tennis Club
Autore: Riccardo de Sanctis
Pagine: 54
Genere: Giallo
Prezzo: 8,00 euro
Voto: 4/5

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Trama:

In un piccolo e accogliente circolo romano, si incontrano personaggi simpatici e variegati che, sotto una comune patina di normalità, celano segreti più o meno interessanti. Eppure, uno di loro nasconde una terribile verità, che riguarda un assassinio consumato sotto gli occhi, ignari, di tutti. Tra investigazioni improvvisate, sospetti e colpi di scena, il vero colpevole verrà fuori in modo del tutto imprevedibile. D’altronde, in ognuno di noi c’è un dritto e un rovescio. “Dritto & rovescio” è anche l’opera vincitrice, nel suo genere, del Primo Posto Assoluto del Concorso Adamantes, edizione 2009, con la motivazione di essere un racconto breve, ma pregno di dettagli, un giallo a tutti gli effetti, ma dai risvolti divertenti.

Incipit:

Eravamo in tanti, quella domenica, amici e… nemici, tutti soci del piccolo “Tevere Tennis Club”, che ci accoglieva sempre con familiare ospitalità.

Recensione:

“Dritto e rovescio” è un giallo ben costruito, che, sebbene sia corto, riesce a coinvolgere. Libro che conta di una cinquantina di pagine e letto in una serata. E’ ambientato al Tevere Tennis Club, la cui quotidianità viene sconvolta a causa dell’avvelenamento di Jacopo, un membro antipatico a molti. Però nessuno sembra essere capace di compiere un gesto del genere, così estremo. All’apparenza infatti è un club coeso ed unito, ma se così fosse come è possibile e soprattutto perchè è si è verificato questo delitto, avvenuto sotto gli occhi di tutti? Chi lo avrà compiuto? Quali oscuri segreti nasconde questo luogo così tranquillo?

Si nota da subito una grande maturità, sia nello stile di scrittura (di cui parlerò dopo) che nei personaggi. Questi ultimi penso siano il suo punto di forza ed una delle cose che ho preferito: nonostante siano descritti attraverso poche righe o frasi, ciascuno possiede un carattere differente con proprie caratteristiche (o comunque una propria particolarità che li distingue). Durante il romanzo, mi sembrava di vederli davanti a me, materializzati, mi sono sembrati realistici. Ho poi adorato come riesce a trasmettere il legame che li unisce, un evidente affetto che traspare molto, frutto di giornate passate all’interno del club, che ha generato fiducia reciproca. Si nota anche come, a poco a poco, un evento del genere possa inclinare i rapporti che si hanno, generando talvolta situazioni di imbarazzo, silenzi e risposte ostili. Infine, proprio sui rapporti tra i personaggi devo dire che sono davvero ben costruiti: da subito sono chiarite le amicizie e le avversità tra tutti.

“Non so cosa pensi, ma non mi piace spargere tanti sospetti su poche persone. Questi sì, che sono veleni, e finiranno per guastare i rapporti tra noi. Che ne sappiamo? In realtà potrebbe essere stato chiunque.”

Lo stile di scrittura è descrittivo, scorrevole e ironico, ma capace di non annoiare grazie anche alle atmosfere non pesanti. Anzi, si mostrano scherzose e leggere per la maggior parte del romanzo, combinate anche, però, a momenti di tensione (come quello, nelle ultime pagine, della scoperta dell’assassino da parte della polizia e del suo arresto). Anche le indagini sono capaci di coinvolgere. Si ripercorre molte volte ciò che è successo quella sera: i membri del club tentano di svolgere da soli le proprie indagini, puntando il dito su alcuni, a volte anche scherzosamente. Analizzano i moventi che potrebbero avere o le occasioni. Il lettore ha così il dubbio, non sa mai su chi rivolgere i sospetti. L’autore lascia, però, una serie di indizi che riconducono al colpevole, particolari che magari al lettore potrebbero sembrare inutili, ma che torneranno e si riuniranno nella conclusione. Personalmente, io avevo una mia teoria su chi potesse essere l’assassino che, sfortunatamente, è stata confermata.

Tutto sommato, però, rappresenta un buon giallo, ben scritto, per cui ve lo consiglio. Il mio voto finale è stato di quattro stelline su cinque.