FLOP 5 ( + 1 ) DEL 2018 ✨

Ciao a tutti lettori! ✨

Oggi vi parlo dei libri che non mi hanno convinto del 2018. Anche vi parlo solo di 6 libri, in realtà i “libri flop” sarebbero 8. Visto, però, che questi altri due sono libri di autori emergenti, preferisco non citarli (anche se potete trovare le loro recensioni comunque qui sul blog).

“Il potere della lista” di Roxanne St. Claire.

Trama: Da trent’anni, ogni anno, gli studenti della Vienna High aspettano un evento con grande trepidazione: la pubblicazione della Lista, la classifica delle ragazze più belle e popolari della scuola. Tra le dieci elette, questa volta compare anche il nome di Kenzie Summerall e lei stessa è la prima a stupirsi. Kenzie è tutto il contrario della ragazza cool: non viene invitata alle feste esclusive, non ha mai avuto un fidanzato e la sua unica passione è il latino. Tutti i compagni di scuola, poi, la ricordano soprattutto per un evento drammatico: la morte di suo fratello Conner, vittima di un tragico quanto inaspettato incidente di cui lei si sente responsabile. La Lista, però, ribalta completamente la vita di Kenzie, che comincia a riceve le attenzioni dei ragazzi – e in particolare quelle di Josh, di cui è innamorata dai tempi delle medie e che non l’ha mai filata – e strani messaggi in latino che sembrano avvertirla di un pericolo imminente. Ma la faccenda si fa davvero inquietante quando le ragazze della Lista iniziano a morire in circostanze sospette… In un crescendo di colpi di scena ed enigmi da decifrare, Kenzie si ritrova ad affrontare situazioni in bilico tra la vita e la morte, fino a scoprire una verità inaspettata che affonda le radici in un passato lontano.

Pensavo solo “pessimo” mentre lo leggevo. Perchè, sebbene nella trama possa sembrare un bel romanzo, la trama è assolutamente sviluppata e, soprattutto, scritta male (è per me il problema peggiore). La protagonista viene descritta come “sfigata”, si trasforma, dopo due capitoli, la più popolare solamente perchè é all’interno della lista. In più, le ragazze in quest’ultima vengono sempre chiamate con la loro posizione all’interno di questa lista (quindi prima, seconda, terza..), questa è una cosa che non sono riuscita assolutamente a sopportare. Per non parlare poi, del nonno molesto di un personaggio (di cui non ricordo il nome) che frequenta le feste di diciottenni, di sentieri nel bosco degni solo di atleti esperti ma che la nostra protagonista (che non ha mai fatto sport) ovviamente riesce a fare senza fatica, della parola “sexy” che viene ripetuta continuamente e di un finale improbabile e senza senso. Ho odiato questo libro così tanto che è stato il primo a cui ho dato solamente una stella. 

“La psichiatra” di Wolf Dorn.

Trama: Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine…

Credo proprio che questo autore non faccia per me: ho letto questo libro non in pochi giorni, come mi aspettavo, ma in un mese e mezzo/due. Ho trovato lo stile piatto e distaccato, poco coinvolgente e, soprattutto, la storia non mi ha suscitato nulla. Non sono riuscita a connettermi con la protagonista, che mi è rimasta indifferente per tutto il libro.

“La ragazza di carta” di G Musso.

Trama: In piena crisi di ispirazione, solo e senza un soldo, lo scrittore Tom Boyde non riesce a terminare il suo ultimo romanzo. Proprio quando tutto sembra perduto, nella sua vita entra Billie. Misteriosa e bellissima, compare all’improvviso in una notte di pioggia, con una storia incredibile da raccontare. Gli dice infatti di essere la protagonista del suo romanzo, caduta nel mondo reale da una frase che lui ha lasciato in sospeso. Se ora Tom non riprenderà a scrivere, lei morirà. Sembra assurdo, eppure… Eppure, Tom le crede. Perché è già follemente innamorato. Insieme Billie e Tom affronteranno un’avventura straordinaria, in cui nulla è ciò che sembra. E scopriranno che la vita, a volte, può essere un gioco pericoloso…

Anche se mi ero innamorata dell’idea di fondo, una volta finito l’ho rivalutato tantissimo. Carino, ma nulla di che. Mentre andavo avanti nella lettura, non capivo mai quanto (e se) quello che leggevo mi stesse davvero piacendo o convincendo. Mi sono, dopo qualche mese, scordata i personaggi e gran parte della storia. In più, il finale è stata una grande pecca per me, mi ha fatto davvero rimanere con l’amaro in bocca.

“Tre volte all’alba” di Alessandro Baricco.

Trama: Venga, le ho detto. Perché? Guardi fuori, è già l’alba. E allora? È ora che lei torni a casa a dormire. Cosa c’entra che ora è, sono mica una bambina. Non è questione di ore, è una questione di luce. Che cavolo dice? È la luce giusta per tornare a casa, è fatta apposta per quello. La luce? Non c’è luce migliore per sentirsi puliti. Andiamo”. Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l’unica, e la prima, e l’ultima.

Sinceramente, non so cosa dire riguardo a questo libro: letto in un pomeriggio, non mi ha detto nulla. Ho sentito che Baricco o si ama o si odia, io credo proprio di rientrare in questa seconda categoria, quindi non penso proprio che leggerò altro di suo.

“Friend Request” di Laura Marshall.

Trama: Un romanzo dalla lettura compulsiva, che racconta qualcosa che potrebbe succedere a tutti noi: chi non ha paura di ricevere una richiesta di amicizia su Facebook… dalla persona sbagliata? Nessuno è al sicuro quando ha troppi segreti, perché il passato ha la brutta abitudine di tornare sempre a prenderci. E, per Louise, tornare al passato significa anche risolvere i nodi che ingarbugliano ormai da troppi anni il suo cuore. Un romanzo che ha fatto impazzire i lettori inglesi, una lettura trascinante che colorerà di suspense ed emozione vera la vostra estate.

Passiamo poi ad un thriller psicologico etichettato come quello che da cui sarai ossessionata, che però, invece, penso che si possa rivelare invece “il più noioso”. Storia piatta, una calma assoluta, in cui non succede nulla per il 90% del libro, lasciando spazio solo ad un finale in cui è presente azione (ma, arrivata a quel punto, speravo invece solo che il libro finisse). Questo libro diventa, capitolo dopo capitolo, sempre più noioso, pesante e ripetitivo (anche a causa di una protagonista che sembra non sappia fare altro che lamentarsi). 

“Ragazze che scompaiono” di Lauren Oliver.

Trama: Dara e Nick erano inseparabili prima che un terribile incidente lasciasse il bellissimo viso di Dara sfigurato, allontanando irrimediabilmente le due sorelle. Così, quando Dara scompare il giorno del suo compleanno, Nick pensa che la sorella si stia prendendo gioco di tutti per vendicarsi di un destino insostenibile e crudele. Ma quando anche un’altra bambina di soli nove anni, Madeline Snow, svanisce nel nulla, Nick si convince sempre di più che le due sparizioni siano collegate; e quanto più Nick scopre della sua enigmatica sorella e della doppia vita che conduceva prima dell’incidente, meno è sicura di voler conoscere la verità e il legame apparentemente insondabile tra le due ragazze che scompaiono. In questo romanzo acuto e coinvolgente Lauren Oliver crea un mondo di intrighi, perdite e sospetti mentre due sorelle cercano di trovare il doppio filo che lega indissolubilmente le loro stesse vite.

Questo libro è stata per me una rilettura, che, al contrario delle mie aspettative (l’avevo infatti valutato 5 stelline qualche anno fa), mi ha deluso. Si è infatti rivelato l’ennesimo thriller meh, proprio come Friend Request, in cui non si passa mai davvero all’azione, con poca introspezione dei personaggi. In più, il libro segue due punti di vista: quello di Dara e quello di Nick (le due sorelle), cosa che non mi ha fatto particolarmente impazzire.


Quali sono, invece, i vostri ultimi libri flop? ✨

Fatemi sapere nei commenti e noi ci sentiamo al prossimo articolo! 💘

-Angela.