YAYA | RECENSIONE

Titolo: Yaya

Autori: Jean-Marie Omont, Golo Zhao

Formato: Colori13×18Brossurato

|| Link per il primo volume: qui ||

Composta da nove volumi totali, Yaya, edita Renoir Comics, è una serie di fumetti da leggere senza interruzioni, perché una volta iniziata è difficile fermarne la lettura. I volumi contengono circa 90 pagine, si leggono in un’oretta, totalmente a colori e non ha il solito formato, bensì sono in orizzontale. 

La storia si svolge nel 1937 a Shangai, quando la città è in pieno bombardamento, in quanto l’Impero giapponese ha dichiarato guerra alla Repubblica di Cina. Yaya è una bambina, che vive questa situazione tragica, senza però rendersi mai appieno conto del pericolo che rappresenta. Da sempre amante del piano (che la lega alla madre) e appartenente a una famiglia ricca, il grande desiderio di Yaya è quello di partecipare ad un concorso per diventare una musicista. Sarà proprio la guerra che non farà realizzare questo sogno: i genitori le impediscono infatti di prendere parte alla competizione, con l’urgenza di scappare da Shangai (prendendo una nave che li porterà al sicuro, ad Hong Kong). Piuttosto che rinunciare, determinata, Yaya fugge di casa, insieme al suo inseparabile compagno Pipo, un uccellino, che la aiuterà nelle sue avventure. Ho trovato infatti interessante anche la capacità di Yaya di poter comunicare con gli animali. 

Toduo, un ottimo acrobata che lavora in strada, si ritroverà a scappare anche lui con Xiao da Zhu, l’antagonista di questa storia, un uomo violento e aggressivo nei confronti del due fratelli. Dopo aver messo al sicuro Xiao, la sua storia incrocerà quella di Yaya, tra i due si creerà un rapporto che penso sia la cosa che ho più amato della serie.

Ho amato come i due bambini tentino di aiutarsi reciprocamente, di proteggersi a vicenda e vedere come la loro amicizia si sviluppi nel corso dei volumi, anche grazie a semplici gesti di dolcezza (che mi hanno fatto sciogliere il cuore, come la promessa nel volume 5). Infondo, la loro relazione si evolve come i personaggi stessi, che maturano e crescono, non rimanendo statici. 

Zhu inseguirà i due piccoli protagonisti, rincorrendoli innanzitutto per fermare la fuga di Toduo, successivamente per impossessarsi dei diamanti di Yaya. Si guadagna subito l’antipatia del lettore, che é subito spinto a tifare per Toduo e Yaya. Dal momento della sua fuga in poi, Yaya si dimostra il più delle volte un personaggio impulsivo, che compie le sue scelte in base al suo desiderio più grande, ovvero quello di rivedere e abbracciare nuovamente i suoi genitori.

Una cosa che ho apprezzato è il fatto che la conclusione dei volumi ti lascia con una serie di domande, di dubbi su ciò che potrà succedere e, quindi, con la curiosità di leggere poi il seguito. Infatti, nel finale avevo sempre il fiato sospeso. 

Uno dei temi principali é poi la guerra. Devo dire che normalmente non é una tematica su cui leggo o che apprezzo particolarmente, ma il modo in cui è trattata non é mai pesante. Il più delle volte è anche alternato da momenti comici, di dolcezza o drammatici, che di certo non mancano. 

L’unica nota negativa è stato, per me, il nono volume, che si è concluso con un finale aperto. Nonostante questo, mi ha comunque lasciato con le lacrime agli occhi.

Per me, Yaya è una serie che merita, una storia di avventura particolare, con dei protagonisti adorabili che la rendono unica.